Antonio Dragoni

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Sul metodo aritmetico degli antichi romani, 1811

Antonio Dragoni (Piacenza, 13 giugno 1778 – Piacenza, 31 gennaio 1860) è stato un presbitero, storico e falsario italiano, attivo a Cremona.[1][2]

Biografia

Nato a Piacenza, giunse a Cremona nel 1807 in veste di precettore di casa Sommi.[2]

Nel 1811 pubblicò l'opuscolo Sul metodo aritmetico degli antichi romani, contenente ricerche tratte dall'Aritmetica da lui scritta nel 1808 su richiesta delle sorelle Sommi-Biffi.[3] L'opera, basandosi sulle testimonianze di "antichi abbachi", formula ipotesi simili a quelle che Bartolomeo Veratti tratterà in seguito nelle sue Ricerche e congetture intorno all'aritmetica degli antichi romani.[4]

Fu canonico primicerio della cattedrale di Cremona.[5][2]

Opere

  • Sul metodo aritmetico degli antichi romani, Cremona, Giuseppe Feraboli, 1811.
  • I quattro amori. Novelle quattro, Cremona, Giuseppe Feraboli, 1817.

Note

  1. ^ Dragoni, Antonio, su data.cerl.org, Consortium of European Research Libraries. URL consultato il 16 marzo 2023.
  2. ^ a b c Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà, Antonio Dragoni tra Udine e Cremona: ricerca antiquaria e falsi d’autore (PDF), in Atti del XVIII congresso dell’ADI – Associazione degli Italianisti (Padova, 10-13 settembre 2014), Roma, Adi editore, 2016, ISBN 9788846746504.
  3. ^ Dragoni 1811, p. 7.
  4. ^ Rivista di ragioneria del Collegio dei Ragionieri di Roma, 1905, p. 242.
  5. ^ Vincenzo Lancetti, Biografia cremonese ossia dizionario storico delle famiglie e persone per qualsivoglia titolo memorabili e chiare spettanti alla città di Cremona dai tempi più remoti fino all'età nostra, vol. 1, Milano, Giuseppe Borsani, 1819, p. 162.

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