Belinda Balluku

Questa voce sull'argomento politici albanesi è solo un abbozzo.

Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Belinda Balluku


Vice prima ministra dell'Albania
In carica
Inizio mandato	28 luglio 2022
Vice di	Edi Rama
Predecessore	Arben Ahmetaj

Ministra delle infrastrutture e dell'energia
In carica
Inizio mandato	17 gennaio 2019
Capo di Stato	Ilir Meta Bajram Begaj
Capo del governo	Edi Rama
Predecessore	Damian Gjiknuri

Membro dell'Assemblea dell'Albania
In carica
Inizio mandato	10 settembre 2021
Legislatura	X
Gruppo parlamentare	PSSH
Circoscrizione	Tirana

Dati generali
Partito politico	PSSH
Firma

Belinda Balluku (Tirana, 9 ottobre 1973) è una politica albanese, vice prima ministra dal 2022 e Ministra delle infrastrutture e dell'energia dal 17 gennaio 2019^[1].

Biografia

Nata a Tirana il 9 ottobre 1973, è nipote di Beqir Balluku, generale dell'esercito e della resistenza comunista albanese più volte parlamentare e Ministro della difesa, giustiziato nel 1975 su ordine di Enver Hoxha con l'accusa di aver ordito un colpo di Stato.^[2] Ha un fratello, Ogren.^[3] La sua famiglia è stata esiliata in numerosi villaggi in Albania dopo l'esecuzione del nonno e con la caduta del regime socialista albanese emigrò in Grecia^[4], dove si è laureata nel 1999 presso il dipartimento di economia aziendale dell'Istituto di istruzione superiore tecnologico del Pireo (TEI) ad Atene. Abilitata ad esercitare la professione di avvocato, ha conseguito un diploma onorario presso l'International Air Transport Association (IATA) e si è diplomata nel programma esecutivo per lo sviluppo economico della Harvard Kennedy School.

Intorno al 1999 è tornata in Albania come dipendente di AMC in seguito alla sua privatizzazione ad opera della greca Cosmote, ricoprendo diversi incarichi dirigenziali.^[4] Nel 2004 è entrata a far parte dello staff del Comune di Tirana prima come consulente per le pubbliche relazioni e poi come direttrice del gabinetto del sindaco Edi Rama. Nel 2006 si è unita al Partito Socialista d'Albania (PSSH).^[5]

Tra il 2013 e il 2019 è stata direttrice generale di Albcontrol ed è stata inoltre membro dell'Air Navigation Agency Board presso EUROCONTROL. Nel 2018, durante l'inaugurazione delle operazioni di Air Albania, il Primo ministro Edi Rama l'ha definita come la "strega rossa e nera dell'aviazione albanese".^[6]

Nell'ambito di un rimpasto di metà mandato, provocato dalle proteste studentesche, è stata nominata da Rama Ministro delle infrastrutture e dell'energia nel suo secondo governo il 17 gennaio 2019 e un anno dopo la formazione del terzo governo Rama ne è divenuta anche Vice Primo ministro. Alle elezioni parlamentari del 2021 è stata eletta all'Assemblea dell'Albania.

Vita privata

Ha sposato nel 2004^[4] il giornalista Sokol Balla, dal quale ha avuto due figli e dal quale ha divorziato nel 2015.^[7]^[8]

Note

^ (SQ) Kush është Belinda Balluku? "Shtriga" e Ramës që ai e emëroi ministre të Infrastrukturës dhe Energjisë, in Joq, 28 dicembre 2018. URL consultato l'11 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2019).
^ Federica Woelk, La voce dell'Albania: una luce su Belinda Balluku, vicepremier e ministra dell'energia, in il Riformista, 25 settembre 2023. URL consultato il 3 luglio 2024.
^ (SQ) U lidh në "Big Brother 4" me vëllain e saj, a e dinit se Neda Balluku është kunata e Ministres, in albeu, 13 ottobre 2022. URL consultato il 3 luglio 2024.
^ ^a ^b ^c (EL) Από οικιακή βοηθός στην Αθήνα, πρωταγωνίστρια στην πολιτική της Αλβανίας, in Chimara, 4 maggio 2021. URL consultato il 3 luglio 2024.
^ (SQ) Zëvendësoi Gjiknurin, kush është Belinda Balluku dhe postet e rëndësishme që ka mbajtur, in Gazeta Sot, 22 gennaio 2019. URL consultato il 3 luglio 2024.
^ (SQ) Profile/ Cilët janë ministrat e rinj të qeverisë Rama 2, in Gazeta Shqiptare, 28 dicembre 2018. URL consultato il 3 luglio 2024.
^ (SQ) Ministret e reja/ Cilat janë zonjat “surprizë” të Ramës, in Lapsi.al, 28 dicembre 2018. URL consultato l'11 ottobre 2019.
^ (SQ) Ja me kë e tradhëtoi Belinda gazetarin Sokol Balla: "Ajo ishte fajtore për divorcin", in Bota Sot, 19 marzo 2015. URL consultato il 3 luglio 2024.