Carcinus maenas

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Carcinus maenas
Un esemplare di Carcinus maenas fotografato nel litorale scozzese, nei pressi di Dornoch
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
SuperordineEucarida
OrdineDecapoda
SottordinePleocyemata
InfraordineBrachyura
SuperfamigliaPortunoidea
FamigliaCarcinidae
SottofamigliaCarcininae
GenereCarcinus
SpecieC. maenas
Nomenclatura binomiale
Carcinus maenas
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Carcinus mediterraneus (Czerniavsky, 1884)
Carcinus maenas aestuarii (Nardo, 1847)

Nomi comuni

Granchio marino comune, granchio ripario (I)

Il granchio marino comune, citato anche come granchio ripario[1] (Carcinus maenas (Linnaeus, 1758)) è un granchio marino appartenente alla famiglia Carcinidae[2].

La specie è annoverata nella lista delle cento specie invasive più dannose al mondo redatta nel 2013 dall'Invasive Species Specialist Group (ISSG) della Species Survival Commission (SSC) dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), specie di organismi alieni all'habitat in cui sono stati inseriti, che hanno provocato i danni maggiori, sia predando attivamente le popolazioni locali.[3]

Benché inizialmente fossero indicate due sue sottospecie, Carcinus maenas var. aestuarii Nardo, 1847 e Carcinus maenas var. mediterranea Czerniavsky, 1884, entrambe sono ora accettate come il simile Carcinus aestuarii Nardo, 1847.[2]

Distribuzione

È un granchio molto comune, originario dell'Oceano Atlantico nord-orientale e del Mar Baltico, reperibile anche in prossimità dei litorali del Mar Mediterraneo, ma che nel tempo ha colonizzato habitat simili in Australia, Sudafrica, America meridionale e nelle coste atlantiche e pacifiche dell'America settentrionale.

Specie affini

È molto simile al Carcinus aestuarii, del quale talvolta ne è considerato una sottospecie piuttosto che una specie a sé stante. Le due specie si distinguono dalla parte frontale del carapace, in mezzo agli occhi, che è corto e dentellato nel C. maenas e lungo e liscio nel C. aestuarii. Inoltre i gonopodi del C. aestuarii sono dritti e paralleli, mentre quelli del C. maenas sono curvi[4]. Un'ulteriore analisi molecolare utilizzando il citocromo-c ossidasi ha riscontrato differenze sostanziali tra le due specie, confermandone la differenziazione[5].

Note

  1. ^ Brunelli 1931, p. 37.
  2. ^ a b (EN) Sammy De Grave (2024), Carcinus maenas, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ (EN) 100 of the World's Worst Invasive Alien Species, su iucngisd.org, 2013. URL consultato il 20 agosto 2024.
  4. ^ (EN) Yamada, S B & L Hauck, Field identification of the European green crab species: Carcinus maenas and Carcinus aestuarii, in Journal of Shellfish Research, vol. 20, n. 3, 2001, pp. 905–9.
  5. ^ (EN) Roman, J. & S. R. Palumbi, A global invader at home: population structure of the green crab, Carcinus maenas, in Europe, in Molecular Ecology, vol. 13, 2004, pp. 2891–2898.

Bibliografia

  • AA.VV., La pesca nei mari e nelle acqua interne d'Italia, Volume 2, Roma, Ministero dell'agricoltura e delle foreste, 1931, ISBN non esistente. Ospitato su Google libri.
  • Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, Milano, Il Castello, 2005, ISBN 88-8039-395-2.

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