Diocesi di Tepelta

Tepelta
Sede vescovile titolare
Dioecesis Tepeltensis
Chiesa latina
Vescovo titolareAlexandre Coutinho Lopes de Brito Palma
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Tepelta
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Manuale

La diocesi di Tepelta (in latino Dioecesis Tepeltensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Tepelta, identificabile con Henchir-Bel-Aït (o Henchir-Belaiet) nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Toulotte[1] è l'unico autore che attribuisce a questa sede il vescovo Innocenzo, che partecipò al concilio di Cabarsussi, tenuto nel 393 dai massimianisti, setta dissidente dei donatisti, e ne firmò gli atti; i massimianisti sostenevano la candidatura di Massimiano sulla sede di Cartagine, contro quella di Primiano. Altri autori attibuiscono questo vescovo alla diocesi di Tabalta. Non ci sono altri vescovi di questa "presunta" antica diocesi.

Dal 1933 Tepelta è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 14 giugno 2024 il vescovo titolare è Alexandre Coutinho Lopes de Brito Palma, vescovo ausiliare di Lisbona.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • Innocenzo ? † (menzionato nel 393)

Vescovi titolari

Note

  1. ^ Géographie de l'Afrique chrétienne. Proconsulaire, Rennes-Paris, 1892, p. 264.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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