Eccidio dell'Aldriga

Eccidio dell'Aldriga
TipoStrage
Data19 settembre 1943
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
ProvinciaProvincia di Mantova
ComuneCurtatone
FrazioneValletta Aldriga
ObiettivoMilitari italiani catturati
ResponsabiliWehrmacht
MotivazioneRappresaglia per punire un'aggressione italiana che in realtà non era avvenuta
Conseguenze
Morti10
Sopravvissuti0
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L'Eccidio dell'Aldriga è stato una strage nazista compiuta dalla Wehrmacht, il 19 settembre 1943 a Valletta Aldriga.

Storia

Il 19 settembre 1943 dieci militari italiani prelevati dal campo di concentramento del Gradaro di Mantova, furono fucilati dai militari tedeschi.[1]

Il massacro si inserì in una strategia terroristica preventiva attuata nei giorni immediatamente successivi all'8 settembre 1943 quando fu resa pubblica la notizia che il Regno d'Italia cessava le ostilità contro le forze britanniche e statunitensi. Nella difesa della stazione ferroviaria di Mantova il 9 settembre venne ucciso il Capitano Renato Marabini[2][3] e gli altri soldati catturati. Seguirono l'uccisione di Giuseppina Rippa l'11 settembre e la fucilazione di don Eugenio Leoni il 12 settembre.

All'alba di domenica 19 settembre 1943 i tedeschi dissero agli internati del campo di concentramento del Gradaro[4] di cercare dieci volontari per scavare delle trincee. I dieci militari che si fecero avanti, furono portati a pochi chilometri dalla città in una zona denominata Valletta Aldriga, in territorio del Comune di Curtatone, non lontano dal luogo dove furono impiccati i Martiri di Belfiore. Le vittime, giovani dai 19 ai 35 anni, vennero fucilati a uno a uno.[5]

La rappresaglia venne motivata con il ferimento di due soldati tedeschi in un attentato, ma in realtà all'origine del ferimento fu una rissa fra austriaci e tedeschi raccontata come un'aggressione nemica per evitare pesanti provvedimenti disciplinari.[6]

Le vittime

  • Aresi Giuseppe
  • Bianchi Giuseppe
  • Binda Luigi
  • Colombi Mario
  • Colombo Bruno
  • Corradini Mario
  • Corti Angelo Alessandro
  • Pecchenini Luigi
  • Passoni Attilio Andrea
  • Rimoldi Francesco

Fonte:[6][7][8]

Note

  1. ^ Memorie in cammino - Eccidio di Valletta dell'Aldriga, su memorieincammino.it. URL consultato il 13 agosto 2024.
  2. ^ Marabini Renato | Storia e Memoria di Bologna, su www.storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 13 agosto 2024.
  3. ^ (EN) A Mantova il commosso ricordo del Capitano Renato Marabini, imolese, caduto per la libertà il 9 settembre 1943, su www.comune.imola.bo.it. URL consultato il 13 agosto 2024.
  4. ^ Storia Postale Locale, su www.ilpostalista.it. URL consultato il 13 agosto 2024.
  5. ^ La bimba che ha visto fucilare i soldati legati ai pioppi, su Corriere della Sera, 11 febbraio 2016. URL consultato il 13 agosto 2024.
  6. ^ a b EPISODIO DI VALLETTA ALDRIGA, CURTATONE, 19.09.1943 (PDF), su straginazifasciste.it.
  7. ^ redazione, Il 19 settembre 1943 l'eccidio della Valletta Aldriga, questa mattina la commemorazione, su Mantovauno.it, 18 settembre 2021. URL consultato il 13 agosto 2024.
  8. ^ Le pietre raccontano, su www.comune.cinisello-balsamo.mi.it. URL consultato il 13 agosto 2024.

Bibliografia

  • Luigi Lonardo, Mantova 1943. Una stagione di guerra, collana La Società Moderna e Contemporanea, Milano, FrancoAngeli Edizioni, 1995, ISBN 88-204-8932-5.

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Collegamenti esterni

  • Eccidio di Valletta dell’Aldriga, su memorieincammino.it.
  • Le pietre raccontano, su comune.cinisello-balsamo.mi.it.
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