FU Orionis

FU Orionis
FU Orionis
ClassificazioneStella pre-sequenza principale
Classe spettraleF0Iab
Tipo di variabileFU Orionis (prototipo)
Distanza dal Sole1600 a.l.
CostellazioneOrione
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta05h 45m 22,362s
Declinazione+09° 04′ 12,31″
Dati fisici
Luminosità
80 L
Indice di colore (B-V)1,41
Dati osservativi
Magnitudine app.8,94
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FU Orionis è una stella variabile situata nella costellazione di Orione; si trova ad una distanza di circa 1600 anni luce dal sistema solare, nella Regione di Lambda Orionis.

Nel 1937 la stella conobbe un improvviso incremento di luminosità che lo portò dalla magnitudine 16,5 a 9,6, che da allora in poi non è più scesa al di sotto della soglia di 9.[1][2] Per molto tempo si è creduto che fosse una stella unica nel suo genere. Tuttavia nel 1970 fu scoperta una stella che aveva un comportamento molto simile, V1057 Cygni, e da allora se n'è scoperta un'altra decina, che ha reso necessaria l'introduzione di una nuova classe di stelle variabili: le variabili FU Orionis (dette anche FUor). Si tratta di stelle estremamente giovani, caratterizzate da improvvisi fenomeni eruttivi, che non hanno ancora raggiunto la sequenza principale e dunque si trovano ancora in fase di formazione.

Curva di luce della stella FU Orionis. In blu, la variabilità di lungo periodo della luminosità della stella nella lunghezza d'onda del blu (tra il 1920 e il 2005);[3] in rosso, la variabilità di breve periodo[4]

Note

  1. ^ AAVSO-FU Orionis
  2. ^ SIMBAD: V* FU Ori, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 15 novembre 2008.
  3. ^ C. Clarke et al., 2005.
  4. ^ M. Siwak et al., 2013.

Bibliografia

  • (EN) C. Clarke, G. Lodato, S. Y. Melnikov e M. A. Ibrahimov, The photometric evolution of FU Orionis objects: disc instability and wind–envelope interaction, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 361, n. 3, agosto 2005, pp. 942–954, DOI:10.1111/j.1365-2966.2005.09231.x.
  • (EN) Michal Siwak et al., Photometric variability in FU Ori and Z CMa as observed by MOST, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 432, n. 1, giugno 2013, pp. 194–199, DOI:10.1093/mnras/stt441.

Voci correlate

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