Ferrovia Bari-Casamassima-Putignano
Bari–Casamassima–Putignano | |
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Stati attraversati | Italia |
Attivazione | 1905 |
Gestore | Ferrovie del Sud Est |
Precedenti gestori | The Subventioned Railways Corporation Ltd. (1900-1908) SAFS (1908-1931) |
Lunghezza | 43,412 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V = |
Ferrovie | |
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La ferrovia Bari–Casamassima–Putignano è una linea ferroviaria gestita dalle Ferrovie del Sud Est (FSE) che collega Bari a Putignano, passando per Casamassima. È indicata dalla FSE come linea 1 bis, in quanto su questa ferrovia è offerto un servizio ferroviario sul percorso alternativo della Bari – Putignano passante per Conversano, numerata come linea 1.
Storia
I primi progetti per una strada ferrata che servisse l'entroterra barese risalgono al 1868, quando l'ingegnere Michele Lofoco progettò una linea che collegasse Bari, Putignano, Gioia del Colle, Brindisi, Alberobello e Locorotondo; pochi anni dopo (1871) l'ingegner Giorgio De Vincentiis propose al Consiglio provinciale di Bari la costruzione di una linea Bari-Capurso-Putignano-Martina Franca[1].
Nel 1884 si costituì un consorzio tra i comuni interessati alla ferrovia, che commissionarono all'ingegner Eugéne Vilers (direttore d'esercizio della tranvia Bari-Barletta) un progetto di massima per la sua realizzazione: tale progetto, presentato nel 1886, prevedeva una linea principale tra Bari e Putignano, una linea diramantesi dalla precedente tra Capurso e Putignano e una terza sezione tra Putignano e Locorotondo per complessivi 106,751 km e trazione a vapore[2].
Il 22 febbraio 1896 la società inglese The Subventioned Railways Corporation Ltd., con sede a Londra e rappresentanze a Roma e Bari, ottenne l'approvazione della concessione per la costruzione e l'esercizio della ferrovia Bari-Locorotondo, con diramazioni Capurso-Putignano, che riprendeva i progetti di De Vincentiis e Vilers. Della società britannica erano rappresentanti Domenico Mattei, imprenditore di Livorno, e Giuseppe Regazzoni, finanziere comasco; maggior socio della società era il marchese livornese Alfonso de Ghantuz Cubbe[3].
Il progetto fu successivamente rivisto, diramando la linea da Mungivacca e transitando per Carbonara di Bari e Ceglie del Campo[4]: nell'agosto 1905 furono effettuati i collaudi, e la linea Mungivacca-Casamassima-Putignano aprì all'esercizio il successivo 6 settembre[5]. L'insufficiente traffico della linea e gli oneri di costruzione fecero sì che la società gerente entrasse in difficoltà finanziarie, aggravate dal fallimento (avvenuto nel 1906) della banca comasca Sala Regazzoni & C., principale finanziatrice dell'azienda britannica, la quale fu dichiarata fallita il 10 ottobre 1906[6].
L'esercizio ferroviario fu dapprima affidato al curatore fallimentare della "Subventioned", e quindi, nel 1908, alla Società anonima delle ferrovie sussidiate, quotata dal 1913 alla Borsa di Milano[7]. Dopo un discreto inizio, i conti sociali ritornarono in rosso, tanto da portare nel 1918 al commissariamento dell'azienda; l'anno successivo il pacchetto azionario di maggioranza fu acquistato dalla Banca Italiana di Sconto, la quale lo cedette pochi anni dopo all'avvocato Ugo Pasquini[8].
Il 6 agosto 1931 si costituì a Roma la Società Anonima Italiana per le Ferrovie del Sud Est, la quale incorporò il successivo 30 settembre la Società anonima italiana per le ferrovie salentine e la Società anonima delle ferrovie sussidiate[9] e nel 1933 mediante un aumento di capitale attuato tramite la controllata Strade Ferrate Sarde, passò sotto il controllo dell'azienda anche la Società anonima per le strade ferrate pugliesi[10].
Nel 2017 la linea è stata chiusa per lavori sui binari e per l'installazione del sistema SCMT, oltre alla completa automazione di tutti i passaggi a livello e al completamento dell'elettrificazione, con l'obiettivo di far circolare treni elettrici per offrire una rete interoperabile e più sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie a un investimento finanziario complessivo di 80 milioni di euro: tutto ciò per la messa in sicurezza e l'ammodernamento dell'anello ferroviario di Bari (linee 1bis e 1 fino a Putignano, cioè le tratte in ambito metropolitano).
Nel 2018 è ripresa la circolazione dei treni sull'intera linea. Dal 16 Settembre 2019 debutta sulla linea il primo treno elettrico delle Ferrovie del Sud-Est.[11]
Dal 3 agosto 2020 nei primi 12 km della linea Putignano – Bari tra Bari-Mungivacca e Adelfia è attivo il SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno ) che fornisce il controllo della velocità massima, istante per istante, in relazione ai vincoli posti dai segnali luminosi presenti lungo la linea, dalle caratteristiche dell'infrastruttura e dalle prestazioni del treno.[12]
Il 25 aprile 2021 è stato attivato il sistema SCMT sulla restante tratta tra Adelfia e Putignano, completando così l'attivazione sull'intera Linea 1 bis che va da Bari-Mungivacca a Putignano (BA), "via Casamassima".[13]
Grazie a questa fondamentale innovazione tecnologica i treni possono superare il limite di velocità di 50km/h imposto dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSFISA) riducendo notevolmente i tempi di percorrenza.
Caratteristiche
La linea è lunga 43,412 km[14], a scartamento normale e binario singolo, ad eccezione della tratta tra le stazioni di Bari Sud Est e Mungivacca in comune con la linea per Taranto via Conversano, lunga 3,454 km, il cui raddoppio fu inaugurato il 31 gennaio 1987[15][16]. Ha una pendenza massima del 24 per mille, raggiunta nel tratto tra Turi e Putignano[17].
Il 14 giugno 2012 sono iniziati i lavori di elettrificazione della linea a 3000 V corrente continua, finanziati a carico del Fondo europeo di sviluppo regionale[18].
Percorso
Percorso | ||||||||
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| Linea RFI per Ancona | |||||||
| Linee RFI per Taranto e Bitritto | |||||||
| Linee FT per Barletta e San Paolo | |||||||
| Linea FAL per Matera | |||||||
| Quintino Sella | |||||||
| 0+000 | Bari Centrale | ||||||
| Linea RFI per Lecce | |||||||
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| 0+950 | Bari Sud Est | inizio doppio binario | |||||
| SS 16 | |||||||
| 4+500 | Bari Mungivacca | termine doppio binario | |||||
| Linea FSE per Taranto (via Conversano) | |||||||
| SS 100 | |||||||
| 3+776 | Bari Ceglie-Carbonara | ||||||
| Bari La Fitta (* 2008) | |||||||
| 6+727 | Valenzano | ||||||
| 7+989 | Valenzano Lamie | ||||||
| 11+296 | Adelfia | ||||||
| ||||||||
| Adelfia (vecchia) | |||||||
| 17+981 | Casamassima | ||||||
| 25+286 | Sammichele | ||||||
| 31+946 | Turi | ||||||
| 39+807 | Putignano San Pietro Piturno (* 1992 † 2020) | ||||||
| Linea FSE per Taranto | |||||||
| 43+368 | Putignano | ||||||
| Linea FSE per Bari (via Conversano) |
La linea parte dalla stazione di Bari Mungivacca e attraversa la Murgia Meridionale, rimanendo sempre all'interno dei confini della Città metropolitana.
Superato il parcheggio di scambio e l'area commerciale di Mungivacca, i convogli si dirigono a sud-ovest e scavalcano le lame Valenzano e Fitta per servire le ex frazioni di Carbonara e Ceglie (1 stazione e 1 fermata). Riattraversano ancora lama Fitta, in direzione sud, per raggiungere Valenzano (ancora 1 stazione e 1 fermata) e Adelfia, che ospita l'unica stazione interrata della tratta. L'ultimo tratto è orientato in direzione est e serve i popolosi centri di Casamassima, Turi e Putignano (1 fermata e 1 stazione, quella terminale).
La linea incrocia la linea Bari – Taranto nelle stazioni di Putignano e Bari-Mungivacca creando l'anello ferroviario di Bari.
Note
- ^ Marra, op. cit., p. 32
- ^ Marra, op. cit., pp. 33-35
- ^ Marra, op. cit., p. 35
- ^ Marra, op. cit., p. 36
- ^ Marra, op. cit., p. 37
- ^ Marra, op. cit., pp. 37-38
- ^ Marra, op. cit., pp. 38-39
- ^ Marra, op. cit., pp. 39-40
- ^ Marra, op. cit., p. 71
- ^ Marra, op. cit., p. 72
- ^ Veronica Pallotta, Ferrovie: il primo treno elettrico sulla linea Bari - Putignano, su Ferrovie.Info, 12 settembre 2019. URL consultato il 26 luglio 2023.
- ^ Debutta il sistema di sicurezza SCMT sulla Mungivacca-Adelfia, su FS News. URL consultato il 26 luglio 2023.
- ^ Ferrovie.it - FSE: completata l'attivazione dei nuovi impianti e del SCMT sulla linea 1 bis, su Ferrovie.it. URL consultato il 26 luglio 2023.
- ^ Marra, op. cit., p. 115
- ^ Marra, op. cit., p. 155
- ^ Primi 3,5 km in comune con la linea 1
- ^ Marra, op. cit., p. 116
- ^ Marra, op. cit., p. 104
Bibliografia
- Pietro Marra, Rotaie a Sud Est. Ferrovie da Bari al Capo di Leuca. Da Bastogi, ai Bombrini, ai nostri giorni., Bagnacavallo (RA), PGM, 2014. ISBN 978-88-909824-0-8
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Storia e caratteristiche della linea, su digilander.libero.it.
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Linee RFI Infrastruttura ferroviaria nazionale |
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Linee FT | Bari-Barletta · Bari-San Paolo | ||||||
Linee FG | Foggia-Lucera · San Severo-Peschici | ||||||
Linee FSE | Bari-Casamassima-Putignano · Bari-Martina Franca-Taranto · Gallipoli-Casarano · Lecce-Otranto · Maglie-Gagliano del Capo · Martina Franca-Lecce · Novoli-Gagliano del Capo · Zollino-Gallipoli | ||||||
Linee FAL | Bari-Matera-Montalbano Jonico · Altamura-Avigliano-Potenza | ||||||
Linee dismesse | Bitonto-Santo Spirito · Bivio Bellavista-Bellavista-Nasisi · Brindisi-Brindisi Marittima · Cerignola Campagna-Cerignola Città · Manfredonia-Manfredonia Città · Margherita di Savoia Ofantino-Margherita di Savoia · Nasisi-Taranto Arsenale · Spinazzola-Spinazzola Città | ||||||
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