Frou Frou del tabarin

Questa voce sugli argomenti film commedia e film musicali è solo un abbozzo.

Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1, 2.

Frou Frou del tabarin
Paese di produzione	Italia
Anno	1976
Durata	88 min
Genere	musicale, commedia
Regia	Giovanni Grimaldi
Soggetto	Carlo Lombardo (operetta)
Sceneggiatura	Giovanni Grimaldi
Casa di produzione	Bi.Di.A. Film, Palumbo Cinematografica
Fotografia	Gastone Di Giovanni
Musiche	Carlo Savina
Costumi	Francesca Zucchelli
Trucco	Giuliana De Carli
Interpreti e personaggi
Martine Brochard: contessina Charlotte de la Barrière / Frou Frou Fabrizio Moroni: duchino Giorgio di Fasano Carmen Scarpitta: contessa Chantal de la Barrière Jacques Berthier: duca Filippo di Fasano Enzo Fisichella: Gerardo Antonietta Benedetto: principessina Agatina di Partanna Pippo Valenti: principe di Partanna Elena Sedlak: Lili Franca Mantelli: la serva Luisa Renato Malavasi: maggiordomo di casa Fasano Alfredo Adami: attore del tabarin Leopoldo Mastelloni: il coreografo Elio Veller: direttore del teatro Walter Valdi: Pietro, portiere del teatro
Doppiatori italiani
Vittoria Febbi: contessina Charlotte de la Barrière / Frou Frou Massimo Turci: duchino Giorgio di Fasano Giuseppe Rinaldi: duca Filippo di Fasano Rita Savagnone: contessa Chantal de la Barrière

Frou Frou del tabarin è un film del 1976 diretto da Giovanni Grimaldi.

Il soggetto è tratto dall'operetta La duchessa del Bal Tabarin di Carlo Lombardo.

Trama

Il duca di Pontarcy si innamora di Frou Frou, chanteuse del Bal Tabarin di Parigi, decide di sposarla facendole promettere fedeltà per almeno 6 mesi. Frou Frou accetta, ma presto s’annoia e rimpiange la vita di prima, allegra e frivola. Organizza così il suo rientro al Tabarin con il suo prossimo amante proprio la stessa notte che conclude il periodo di fedeltà obbligatoria, cosi potrà tradire il marito. Anche il duca si reca al Tabarin con una sua giovane fiamma e tra equivoci comici e situazioni paradossali ci si avvia verso l’immancabile lieto fine.