Gammarth
Gammarth località | |
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Localizzazione | |
Stato | Tunisia |
Governatorato | Tunisi |
Delegazione | Non presente |
Municipalità | Tunisi |
Amministrazione | |
Capoluogo | Tunisi |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 36°54′41.17″N 10°18′06.58″E36°54′41.17″N, 10°18′06.58″E (Gammarth) |
Abitanti | 9 531[1] (2004) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 1057 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Tunisi | |
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Gammarth (Tunisino-arabico: ڨمرت gammartⓘ) è una città sul Mar Mediterraneo nel governatorato di Tunisi, in Tunisia, situata a circa 15-20 chilometri a nord di Tunisi, adiacente a La Marsa. È una località balneare nota per i suoi alberghi e negozi costosi. Nella zona della baia del porto turistico, c'è un porto di villeggiatura con un cantiere navale, un tempo di proprietà privata e, dal 2023, gestito dall'autorità portuale pubblica. Gammarth nacque come piccolo villaggio di pescatori, ma dopo l'indipendenza dalla Francia si trasformò in una località di villeggiatura a partire dagli anni Cinquanta. Il turismo costituisce oggi la spina dorsale dell'economia locale.[2] A Gammarth ci sono molti hotel e ristoranti a cinque stelle e ci sono anche ville bianche e insenature nelle vicinanze. Tra le ville degne di nota vi sono Abou Nawas Gammarth e Les Dunes.[3]
Gli scavi sulla collina di Gammarth hanno rivelato alcune catacombe e iscrizioni talmudiche.[4][5] Si ritiene che queste antiche camere funerarie risalgano all'epoca romana, nel II secolo, quando la vicina Cartagine era una fiorente città romana.
Gammarth contiene anche un complesso cinematografico.[6]
Galleria d'immagini
- Il Ramada è un hotel resort in Tunisia
- Benvenuti a Gammarth!
- Foto panoramica di Gammarth
- Il monumento al Corpo dei Franchi dell'Africa
- Alba a Gammarth
- Scuola di Gammarth
- Gamart o La Necropoli Ebraica di Cartagine
- Vista dalla spiaggia
Note
- ^ (FR) Résultats du Recensement 2004, su archive.wikiwix.com.
- ^ (EN) Tunisia, Eyewitness Guides, 2008, p. 94.
- ^ (EN) Ham, Anthony e Hole, Abigail, Tunisia, Lonely Planet, 2004, p. 92, ISBN 978-1-74104-189-7.
- ^ (EN) Stern, Karen B., Inscribing devotion and death: archaeological evidence for Jewish populations of North Africa, Volume 161 of Religions in the Graeco-Roman world, BRILL, 2008, pp. 297, ISBN 978-90-04-16370-6.
- ^ (EN) Goodenough, Erwin Ramsdell, Jewish Symbols in the Greco-Roman Period: Illustrations, Pantheon Books, 1968, ISBN 9780608186108.
- ^ (EN) Pierre Pommier, Cinéma et développement en Afrique noire francophone, Volume 3, Biblioteca dell'Università di Bordeaux, Pedone, 1974, pp. 152, ISBN 9782233000019.
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