Giuseppe Maceratini

Giuseppe Maceratini
NascitaFano, 5 gennaio 1894
Morte?
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
ArmaArtiglieria
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàBombardamento
GradoGenerale di divisione aerea
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra Civile Spagnola
Seconda guerra mondiale
Comandante di8º Stormo Bombardamento Terrestre
Decorazionivedi qui
dati tratti da Generals[1]
voci di militari presenti su Wikipedia
Manuale

Giuseppe Maceratini (Fano, 5 gennaio 1894 – ...) è stato un generale e aviatore italiano, che fu comandante dell'Aviazione Legionaria nel corso della guerra di Spagna dal novembre 1938 al marzo 1939. Decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia, una Medaglia d'argento e due di bronzo al valor militare.

Biografia

Nacque a Fano il 5 gennaio 1894.[2] Arruolato nel Regio Esercito, all'inizio della prima guerra mondiale ricopriva il grado di sottotenente d'artiglieria.[3] Nell'aprile 1915 transitò nel Servizio Aeronautico conseguendo il brevetto di osservatore dall'aeroplano nel giugno dello stesso anno.[2] Prestò inizialmente servizio nella 12ª Squadriglia Farman ad Asiago, e il 7 novembre insieme ad un altro Farman attaccò due aeroplani austriaci mettendoli in fuga. Il 20 novembre è colpito da una gamba sul cielo di Folgaria ma non interruppe la ricognizione, venendo poi decorato con la medaglia d'argento al valor militare.[3] Il 1 gennaio 1916 si trovava con la squadriglia a Villaverla.[2] Il 4 dicembre 1917 assunse il comando della 26ª Squadriglia sul campo di Nove di Bassano.[2] Il 20 aprile il comandante dell'aeronautica lo insignì personalmente della prima medaglia di bronzo al valor militare.[3] Rimane al comando di tale squadriglia fino al 2 settembre 1918 quando venne inviato alla Scuola di guerra.[3] Dopo la fine della guerra prestò servizio presso il Commissariato dell'aviazione, transitò servizio nella Regia Aeronautica dopo la sua costituzione.[2] nel 1927 conseguì il brevetto di pilota, e nel settembre di quell'anno fu promosso tenente colonnello. Prestò servizio presso il Ministero dell'aeronautica, presso il comando del 19º Stormo Osservazione Aerea, fu capo di stato maggiore della 1ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.), fu comandante della Scuola di Osservazione Aerea e dell'8º Stormo Bombardamento Terrestre (maggio 1934-aprile 1935).[2] Divenuto colonnello nell'aprile 1934, nel corso della guerra di Spagna fu comandante dell'Aviazione Legionaria delle Baleari con il grado di generale di brigata aerea.[4] Il 10 giugno 1940, data dell'ingresso nella seconda guerra mondiale del Regno d'Italia, era in servizio presso la Direzione generale servizio materiale e aeroporti.[5] Ricoprì tale incarico fino al 20 aprile 1943.[6]

Promosso generale di divisione aerea,[1] tra il 1955 e il 1964 fu direttore generale dell'Aero Club d'Italia (AeCI).

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
«Generale pilota di alto prestigio e grande valore personale, organizzò e diresse con profonda competenza l'Intendenza della Aviazione Legionaria in Spagna. Quale comandante dell'Aviazione Legionaria delle Baleari, coordinò partecipandovi personalmente, le azioni offensive sui porti rossi della Catalogna e del Levante paralizzando il traffico marittimo dell'avversario. Con geniale intuizione della situazione politico-strategica del momento, ideò e condusse personalmente a termine con decisa azione sull'isola di Minorca, riuscendo con i soli mezzi aerei ad ottenere la rapida resa a discrezione dell'isola. Completava la sua azione di comando con risoluta azione dell'Ala Legionaria sulla munita base navale di Cartagena e guidava personalmente un efficacissimo bombardamento sulla base aerea di Los Alcazares, durante il quale sostenne, accanito, vittorioso combattimento aereo, concludendo vittoriosamente le gesta eroiche dell'Aviazione Legionaria delle Baleari. Cielo di Spagna, agosto 1938-marzo 1939.[7]»
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Nella mattina del 20 ottobre 1915, alle ore 10, partì per una ricognizione fotografica. Benché fatto segno a vivo fuoco nemico di batterie antiaeree, alle quali si univa il fuoco di fucileria e mitragliatrici, per la quota bassa, deliberatamente tenuta per una maggiore utilità nella chiarezza delle fotografie, e benché colpito alle ore 11,15 da un proiettile che gli passò il polpaccio e la coscia sinistra, sprezzante del pericolo non ordinò al pilota di portarsi a quota più elevata, ma compì la propria ricognizione, ultimando le fotografie con calma e sicurezza. Atterrò in seguito, al campo, alle ore 12,15. Altopiano di Folgaria, 20 novembre 1915
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Osservatore d'aeroplano, compì numerose, ardite e molto efficaci ricognizioni, corredate sempre da fotografie, e compì pure azioni offensive, spingendosi più volte molto addentro in territorio nemico, dando prova di fermezza, coraggio e valore, sia in voli sempre compiuti in zona di aspra montagna, sia tra i pericoli del fuoco avversario, che una volta ferì lui stesso, e gli danneggiò più o meno gravemente l'apparecchio in diverse circostanze, in una delle quali così gravemente da dovere l'apparecchio stesso essere messo fuori servizio. – Trentino, 20 gennaio-14 dicembre 1916
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Osservatore d'aeroplano, si distingueva per sereno ardimento ed alto senso del dovere in rischiosi voli di guerra, conducendo efficacemente a termine difficili mandati e rientrando spesso con l'apparecchio colpito. In servizio al comando d'aeronautica Truppe altipiani ed iniziatosi il ripiegamento sul Piave, chiese, insistentemente ed ottenne il comando d'una squadriglia d'artiglieria, dando prova di sagace e fattivo spirito organizzatore e con l'esempio personale otteneva efficacissimo rendimento in importanti azioni di guerra. – Altipiani: giugno-novembre 1915, dicembre 1917, ottobre 1918
Medaglia interalleata della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della Vittoria

Onorificenze estere

Croix de guerre 1914-1918 (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de guerre 1914-1918 (Francia)

Note

Annotazioni

Fonti

  1. ^ a b Generals.
  2. ^ a b c d e f Mancini 1936, p.416.
  3. ^ a b c d Fronte del Cielo.
  4. ^ de Toro 2024, p. 24.
  5. ^ Arena 1981, p.152.
  6. ^ Giornale ufficiale, 1943, p. 402. URL consultato il 23 settembre 2019.
  7. ^ Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 120.

Bibliografia

  • Nino Arena, La Regia Aeronautica 1939-1943 Volume 1 1939-1940 dalla non belligeranza all'intervento, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica, 1981.
  • Massimo Ferrari e Giancarlo Garello, Le ali del ventennio: l'aviazione italiana dal 1923 al 1945. Bilanci storiografici e prospettive di giudizio, Milano, Franco Angeli Storia, 2005, ISBN 88-464-5109-0.
  • Paolo Ferrari e Giancarlo Garello, L'Aeronautica italiana. Una storia del Novecento, Milano, Franco Angeli Storia, 2004, ISBN 88-464-5109-0.
  • Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
  • Ordine Militare d'Italia 1911-1964, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1969.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
Periodici
  • Augusto de Toro, L'epilogo sul mare della guerra civile spagnola, in Storia Militare, n. 371, Parma, Edizioni Storia Militare, agosto 2024, pp. 20-33.

Collegamenti esterni

  • Maceratini, Giuseppe, su Fronte del Cielo. URL consultato il 23 giugno 2024.
  • (EN) Maceratini, Giuseppe, su Generals. URL consultato il 23 giugno 2024.
  Portale Aviazione
  Portale Biografie
  Portale Seconda guerra mondiale