Ictalurus punctatus
Pesce gatto americano | |
---|---|
Adulto (in alto) e giovanile | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Siluriformes |
Famiglia | Ictaluridae |
Genere | Ictalurus |
Specie | I. punctatus |
Nomenclatura binomiale | |
Ictalurus punctatus (Rafinesque, 1818) | |
Sinonimi | |
Silurus punctatus | |
Nomi comuni | |
Pesce gatto maculato | |
Areale originario | |
Il pesce gatto americano[2] (Ictalurus punctatus, (Rafinesque, 1818)), noto anche come channel, pesce gatto punteggiato o pesce gatto maculato, è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia degli Ictaluridi ed all'ordine dei Siluriformi.[3]. Si tratta di una specie originaria della parte orientale del Nord America che è stata estesamente introdotta in numerosi Paesi a clima tropicale o temperato caldo in tutti i continenti abitati, quasi sempre con gravi conseguenze sull'ittiofauna locale. In Europa ha formato popolazioni stabili principalmente nella parte meridionale del continente dove ha mostrato una grave invasività soprattutto in Spagna, Portogallo e Italia. Nell'areale originario ha una grande importanza per la pesca e l'acquacoltura grazie alle carni considerate di ottima qualità.
Descrizione
L'aspetto generale è simile al pesce gatto con corpo non troppo slanciato, grande testa appiattita dorsalmente e bocca ampia. Attorno alla bocca sono presenti quattro paia di barbigli. Le differenze tra le due specie consistono nell'aspetto della testa, che ha occhi più grandi, bocca più piccola e in posizione leggermente inferiore, nel pesce gatto comune è invece ampia e frontale, per la pinna caudale nettamente forcuta mentre in Ameiurus è troncata, per la colorazione e le dimensioni molto più grandi[4]. Come in tutti gli ictaluridi il primo raggio della pinna dorsale e delle pinne pettorali è rigido e acuminato, soprattutto nei giovani, la puntura è leggermente velenosa e causa dolore locale e infiammazione, spesso con sanguinamento copioso per la piccola entità della ferita[5]. La colorazione degli adulti va da grigia a olivastra, talvolta bluastra, sempre con riflessi argentati, più scura sul dorso e chiara o biancastra sul ventre; può essere più o meno scura in base all'individuo o all'ambiente[6]. I giovani sono uniformemente grigio argentei con un numero variabile di punti neri di forma rotonda disposti irregolarmente sul corpo che danno il nome comune alla specie; questa punteggiatura compare a una lunghezza di qualche centimetro e scompare dagli adulti. I barbigli della mascella inferiore sono scuri, quelli della superiore tendono ad essere chiari alla base e scuri all'estremità[4].
La taglia massima nota nell'areale naturale è di 132 cm per oltre 26 kg[6]. In Europa (Italia) sono stati catturati individui fino a 12-13 kg[4]. La taglia media è inferiore attestandosi intorno ai 57 cm[6].
Distribuzione e habitat
Areale nativo
È originario della parte orientale del Nordamerica dai Grandi Laghi e il Canada meridionale alla Florida e al golfo del Messico fino al Messico nordorientale compreso l'intero bacino del Mississippi/Missouri[6] e ad ovest fino alle Montagne Rocciose. L'estensione naturale del suo areale non è nota con certezza data l'importanza commerciale e alimentare che questa specie riveste e le numerose e non ricostruibili traslocazioni avvenute nel corso dei secoli. Pare che lungo la costa atlantica la distribuzione naturale accertata giunga almeno al fiume Susquehanna mentre nell'entroterra il limite settentrionale dell'areale accertato giunge ai bacini del San Lorenzo e dell'Ottawa compresi, ai Grandi Laghi (eccettuato il Lago Superiore) e a piccole parti dello stato canadese del Manitoba[7].
Specie introdotta
Si tratta di una delle specie di pesci d'acqua dolce più estesamente introdotta a livello globale[8] e una tra quelle il cui areale si sta espandendo più rapidamente grazie a caratteristiche come l'abbondante reclutamento di giovani e la tolleranza a un ampio range per diversi fattori ambientali come temperatura e salinità[9]. Popolazioni di origine antropica sono presenti sia negli USA occidentali e nelle Hawaii che nel resto del mondo. Risulta introdotto in Africa, Asia, America centrale (comprese le isole caraibiche, America meridionale, Oceania ed Europa spesso manifestando grave invasività[10].
In Europa
In Europa risulta più comunemente naturalizzata o invasiva nella parte meridionale del continente[11] mentre nelle regioni più fredde non riesce a stabilirsi; in Polonia e Bielorussia, ad esempio, esistono popolazioni riproduttive in corpi d'acqua riscaldati artificialmente ma non nei fiumi a temperatura naturale che da essi si originano[12] così come I. punctatus non risulta acclimatato neanche in Irlanda[13]. Il pesce gatto punteggiato non risulta inserito nelle checklist nazionali delle specie ittiche aliene della Germania[14], della Svizzera[15] e della Francia[16]. In altri Paesi dell'Europa centro-orientale la specie risulta acclimatata ma le segnalazioni nella letteratura scientifica sono sporadiche e senza alcun accenno all'invasivita, quindi presumibimente le popolazioni in natura non sono in grado di raggiungere alte densità; questo è il caso della Repubblica Ceca[17], dell'Ungheria[18][19] e della Romania[18][20][21]. In generale il pesce gatto punteggiato non sembra essere presente né nel Danubio né nel suo vastissimo bacino idrografico[22][23][24]. Fu introdotto nell'ex Unione Sovietica per scopi di piscicoltura ma è riuscito a stabilirsi solo in parti dei bacini di Don e Kuban'[25], nelle regioni meridionali mentre, ad esempio, non si è diffuso se non molto localmente in Siberia[26] o nel Caucaso[27]. In Ucraina la specie è rara ma sembra che le popolazioni stiano avendo una moderata espansione[28].
Come già anticipato le regioni europee dove la specie in oggetto ha trovato condizioni ideali alla naturalizzazione e all'invasività sono quelle meridionali a clima mediterraneo. In particolare l'Italia è il Paese europeo dove la diffusione di I. punctatus è maggiore, seguita da Portogallo e Spagna.
In Italia
In Italia risulta abbondantemente |p. diffusa a partire dal 1976[4] e risulta gravemente invasiva nei corsi d'acqua della pianura Padana e della Toscana[11], in quest ultima regione la presenza è nota dai primi anni 2000 in cui fu segnalata nell'Ombrone[29], fiume nel quale la specie ha popolazioni abbondantissime tanto da risultare la specie più rappresentata in termini di biomassa[30].
Habitat
É una specie tipica di ambienti fluviali, anche a corrente abbastanza forte[4], si trova soprattutto in zone con fondali sabbiosi o sassosi[6]. Moderatamente eurialino, si può incontrare in acque debolmente salmastre. Popola anche laghi e stagni[4].
Biologia
Sembra possa vivere fino a 24 anni[6].
Comportamento
Notturno, resta nascosto durante il giorno per uscire al tramonto o quando l'acqua è torbida. I giovanili sono gregari e formano aggregazioni mentre gli adulti sono solitari[4].
Alimentazione
Specie onnivora e opportunista si nutre di pesci, invertebrati acquatici e terrestri come crostacei, molluschi e insetti nonché di alghe e materiale vegetale[31]. Con l'aumentare delle dimensioni assume una dieta più carnivora e nei grandi adulti la dieta è quasi esclusivamente costituita da pesci[4]. Uno studio condotto in Italia (fiume Arno) ha riscontrato nella dieta anche giovani uccelli, ratti e perfino tartarughe acquatiche[32].
Riproduzione
La riproduzione avviene in maggio giugno in America mentre in Europa spesso fino all'estate. Il maschio costruisce un nido costituito da una buca poco profonda nel fondale dove la femmina deporrà le uova che verranno sorvegliate dal maschio fino alla schiusa che avverrà 5-10 giorni dopo. la femmina può deporre fino a 7000-8000 uova per chilo di peso[4]. Viene riportata un'età di 5/8 anni per la maturità sessuale[4] ma sembra che invece venga regolarmente raggiunta a non oltre 3 anni[4][6].
Conservazione
La specie ha un ampio areale in espansione, le popolazioni sono abbondanti e in incremento e, nonostante sia sottoposta a un intenso sforzo di pesca non mostra segni di rarefazione. Per questi motivi la Lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].
Specie aliena
La specie è predatrice e può seriamente danneggiare le popolazioni di pesci autoctone dei corsi idrici in cui viene immesso[1][4].
Pesca
Si cattura praticamente con ogni tecnica di pesca sia con esche naturali sia animali che vegetali (anche grossolane come pezzi di carne o di fegato) che artificiali. Le carni, seppur leggermente inferiori a quelle degli Ameiurus, sono ottime e molto apprezzate per la scarsità di spine e per il buon sapore (che non presenta mai gusto di fango)[4]. In Europa il valore commerciale è scarso mentre così non è negli Stati Uniti dove viene pescato in grandi quantità ed ha un ruolo di primo piano nell'acquacoltura dove è la specie più allevata in assoluto[4][33].
Note
- ^ a b c IUCN
- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale
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Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Smith, K.,2013, Ictalurus punctatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 4 maggio 2018.
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- (EN) Ictalurus punctatus, su FishBase. URL consultato il 29 marzo 2024.
- Sito ufficiale dell'Associazione ICHTHYOS ITALIA, su ittiofauna.com.
- Introductions of Ictalurus punctatus, su fishbase.us. URL consultato il 29 marzo 2024.
Food items reported for Ictalurus punctatus, su fishbase.us. URL consultato il 29 marzo 2024. Scheda sulla specie della FAO, su fao.org. URL consultato il 29 marzo 2024.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007284940605171 |
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