Liberazione di Isfahan
Liberazione di Isfahan parte delle Campagne di Nadir | |||
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La piazza reale di Isfahan nel XVIII secolo. | |||
Data | 16 novembre 1729 | ||
Luogo | Isfahan | ||
Esito | Decisiva vittoria persiana Liberazione della capitale persiana e Tahmasp II viene restaurato al trono da Nadir | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Manuale |
V · D · M | |
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Caduta dei Safavidi Gulnabad – Isfahan Campagna del Khorasan Mashad – Sangan – Sabzevar Campagne afghane 1^ campagna afghana Kafer Qal'eh – Herat 1729 2^ campagna afghana Qandahar Restaurazione safavide Damghan – Passo di Khwar– Murche-Khort– Isfahan– Zarghan 1ª guerra ottomano-persiana Campagna della Persia occidentale Nahavand–Malayer Campagna di Tahmasp Yerevan Campagna in Mesopotamia 1^ Baghdad–Samarra–Kirkuk Campagna del Caucaso Ganja–Yeghevārd Campagna indiana Passo di Khyber – Karnal – Spedizione nel Sindhi Campagna in Asia centrale Bukhara – Petnak Campagna nel Daghestan Andalal Campagna del Golfo Persico 2ª guerra ottomano-persiana Assedio di Mossul – Battaglia di Mossul – Kars Ribellioni e guerra civile Ribellione del 1733 – Rivolta dei khanati – Ribellione del 1744 |
La Liberazione di Isfahan fu la diretta conseguenza della Battaglia di Murche-Khort nella quale l'esercito persiano al comando del generale Nadir attaccò e sconfisse l'esercito afghano di Ashraf Hotak. Il giorno successivo allo scontro di Murche-Khort il 16 novembre 1729, Nadir diresse la sua armata su Isfahan dove una serie di rivolte portarono la città in uno stato caotico. L'ordine venne restaurato ben presto dagli stessi abitanti che scovarono gli afghani nascosti nelle varie case, li trascinarono nelle strade e li massacrarono senza pietà. La tomba di Mahmud Hotak fu oggetto della rivolta, venne demolita per poi divenire un vespasiano pubblico.
Tahmasp II riottiene la capitale dell'Impero
Il 9 dicembre 1729, Nadir attese fuori dal cancello principale della città l'arrivo dello scià. Tahmasp venne ricevuto con una grandiosa cerimonia nella quale Nadir personalmente "smontò da cavallo in segno di rispetto e per mostrarsi leale al magnanimo scià, ma quest'ultimo insistette che i due camminassero insieme a cavallo nel tentativo di esprimere a Nadir la gratitudine per il grande servizio prestatogli. Dopo alcuni minuti di conversazione cordiale lo scià smontò da cavallo e si diresse con lui verso la città".
Il ritorno dello scià venne salutato con giubilo dai cittadini di Isfahan. Tahmasp ad ogni modo scoppiò in lacrime quando vide come era stata ridotta la gloriosa capitale del suo impero.
Note
Bibliografia
- Axworthy, Michael (2006). The Sword of Persia: Nader Shah, from Tribal Warrior to Conquering Tyrant. I.B. Tauris, London. ISBN 1-85043-706-8
- Malleson, George Bruce. History of Afghanistan, from the Earliest Period to the Outbreak of the War of 1878. Elibron.com, London. ISBN 1-4021-7278-8
- J. P. Ferrier (1858). History of the Afghans. Publisher: Murray.