Luigi Tulumello

Luigi Maria Giuseppe Tulumello di Galassi (Racalmuto, 18 settembre 1874 – Palermo, 29 luglio 1944) è stato un letterato, giurista e politico italiano.

«Egli alla facondia del dire, alla sua cultura letteraria, ai suoi studi di scienze sociali, sposa con mirabile armonia la più esemplare scrupolosità dei suoi atti amministrativi…»

(Giornale della Reale Società ed Accademia italiana, 1904)

Luigi Tulumello
Luigi Tulumello in un’immagine di Giuseppe Incorpora, fotografo della Real Casa
Barone di Galassi
Stemma
Stemma
In carica25 agosto 1895 –
29 luglio 1944
PredecessoreNicolò Vincenzo Tulumello
SuccessoreGiuseppe Maria Luigi Tulumello
Nome completoLuigi Maria Giuseppe Tulumello di Galassi
TrattamentoDon
Altri titoliConte di Gallitano Barone di Gibellini Barone di Monterosso
NascitaRacalmuto, 18 settembre 1874
MortePalermo, 29 luglio 1944
Luogo di sepolturaCimitero di Racalmuto
DinastiaTulumello
ReligioneCattolicesimo
Luigi Tulumello

Sindaco di Racalmuto
Durata mandato1889 –
1907

Dati generali
Partito politicoDestra storica
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Palermo
ProfessionePossidente

Biografia

Nacque a Racalmuto il 18 settembre 1874, da un’antica famiglia siciliana discendente dai Borbone di Francia.[1]

Trascorse parte della sua vita a Palermo, dove si distinse come poeta e intellettuale.

Nel capoluogo siciliano ebbe l'opportunità di conoscere molte figure di spicco del suo tempo, tra cui Giuseppe Pipitone Federico, direttore della prestigiosa rivista Il momento[2][3], Luigi Capuana, Edoardo Scarfoglio, Ugo Fleres, Giuseppe Pitrè, Lorenzo Stecchetti, Luigi Natoli, Vittorio Pica, Giovanni Verga ed altri ancora.

«Egli era poeta, ottave scrisse sulle prime imprese africane e, precursore di qualche vate dell’era fascista, scrisse anche un poema sulle quasi divine origini di Francesco Crispi: per cui la sua fama, oltre che di uomo saggio, di chiaro poeta, viva resta nei regalpetresi.»

(Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra)

Oltre agli interessi letterari e giuridici, si interessò anche alla storiografia, come dimostra il saggio Sul metodo storico (1887).

Si distinse valorosamente nelle guerre d’Africa, ricevendo una medaglia nel 1894.

La politica

Nella propria carriera politica, fu sindaco di Racalmuto per diciotto anni pressoché ininterrotti, durante i quali finanziò personalmente molti progetti di sviluppo.

La sua amministrazione fu caratterizzata da un forte coinvolgimento della comunità e dalla promozione di eventi festivi e culturali.[4]

«Lo stesso Luigi Tulumello attribuiva la sua lunga amministrazione alla propria capacità di coinvolgere il popolo. Le feste, in particolare, erano diventate fantastiche sotto la sua reggenza.»

(Ben Morreale, Sicilia: la terra santa. Per un ricordo)

Gli ultimi anni

Negli anni ‘30 donò al museo civico agrigentino l’amigdala di Realmonte, un reperto di epoca preistorica rinvenuto nel proprio feudo di Monterosso. Sebbene vicino al conservatorismo, all’avvento di Mussolini sviluppò posizioni antifasciste.[5]

Conobbe il futuro scrittore Leonardo Sciascia, che frequentava la sua casa in quanto amico del figlio Giuseppe.

«Mi piaceva stare a sentire il padre del mio amico. E che tutti oggi lo ricordino come un galantuomo, rende ancora più cordiale e simpatica l’immagine che conservo di lui.»

(Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra)

Tulumello morì a Palermo il 29 luglio 1944 e fu tumulato presso la cappella di famiglia a Racalmuto.

Onorificenze

Voci correlate

Note

  1. ^ Silvano Messina, Il passaggio del testimone, Booksprint, 17 agosto 2023, ISBN 978-88-249-9166-7. URL consultato il 10 giugno 2024.
  2. ^ Giornale della Reale Società ed Accademia italiana - Risultati della ricerca, su search.worldcat.org. URL consultato il 10 giugno 2024.
  3. ^ Giuseppe Saja, Il Momento: identità d'una rivista di fine Ottocento con gli indici del periodico (1883-1885), S. Sciascia, 2004, ISBN 978-88-8241-197-8. URL consultato il 10 giugno 2024.
  4. ^ https://asagrigento.cultura.gov.it/fileadmin/risorse/Patimonio_Documantario/18_Atti_del_gabinetto_della_Prefettura.pdf
  5. ^ Pubblicato da Lillo Taverna, ARS Cicoli, su arscicoli.blogspot.com. URL consultato il 10 giugno 2024.