Marcel Beyer

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Marcel Beyer nel 2008

Marcel Beyer (Tailfingen, 23 novembre 1965) è uno scrittore, poeta e traduttore tedesco.

Biografia

Marcel Beyer nasce il 23 novembre 1965 a Tailfingen, nel Württemberg[1].

Cresciuto a Kiel e Neuss, dal 1987 al 1991 studia letteratura inglese e tedesca all'Università di Siegen e si laurea nel 1992 con una tesi sulla poetessa austriaca Friederike Mayröcker[2].

Esordisce nella narrativa nel 1991 con il romanzo Das Menschenfleisch accolto da buone recensioni, ma sale alla ribalta solo nel 1995 con I pipistrelli che viene tradotto in 12 lingue[3].

Editore per riviste letterarie e scrittore in residenza presso l'University College di Londra e l'Università di Warwick, tra i riconoscimenti ottenuti si segnala il Premio Kleist del 2014[4].

Traduttore e poeta oltre che narratore e saggista, vive e lavora a Dresda[5].

Opere principali

  • Obsession (1987)
  • Walkmännin (1990)
  • Das Menschenfleisch (1991)
  • Friederike Mayröcker (1992)
  • Brauwolke con Klaus Zylla (1994)
  • I pipistrelli (Flughunde, 1995), Torino, Einaudi, 1997 traduzione di Giuseppina Oneto ISBN 88-06-14237-2.
  • HNO-Theater im Unterhemd (1995)
  • Falsches Futter (1997)
  • Spione (2000)
  • Zur See (2001)
  • Erdkunde (2002)
  • Nonfiction (2003)
  • Vergeßt mich (2006)
  • Forme originarie della paura (Kaltenburg, 2008), Torino, Einaudi, 2011 traduzione di Silvia Bortoli ISBN 978-88-06-19736-0.
  • Putins Briefkasten (2012)
  • Graphit (2014)
  • XX. Lichtenberg-Poetikvorlesungen (Göttinger Sudelblätter) (2015)

Premi e riconoscimenti

Note

  1. ^ (EN) Alexander Gumz, Introduzione all'autore, su poetryinternationalweb.net, 31 marzo 2005. URL consultato il 22 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2017).
  2. ^ (EN) Biography of Marcel Beyer, su poemhunter.com. URL consultato il 22 marzo 2019.
  3. ^ (DE) Scheda dello scrittore, su nrw-literatur-im-netz.de. URL consultato il 22 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2013).
  4. ^ (EN) Profilo dell'autore, su literaturfestival.com. URL consultato il 22 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2021).
  5. ^ Monica Lumachi, Uwe Johnson maestro del mio presente: intervista a Marcel Beyer, su germanistica.net, 31 gennaio 2012. URL consultato il 22 marzo 2019.
  6. ^ (DE) Bad Homburg: Marcel Beyer erhält Hölderlin-Preis 2021, su fnp.de, 27 maggio 2021. URL consultato il 13 gennaio 2022.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Marcel Beyer, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • Opere di Marcel Beyer, su MLOL, Horizons Unlimited. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Marcel Beyer, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • (DE) Pagina dedicata allo scrittore, su literaturport.de. URL consultato il 22 marzo 2019.
  • Biografia e bibliografia, su goethe.de. URL consultato il 22 marzo 2019.
  • Marcel Beyer borsista 2010, su villamassimo.de. URL consultato il 22 marzo 2019.
  • (DE) Cenni biografici, su perlentaucher.de. URL consultato il 22 marzo 2019.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 71529789 · ISNI (EN) 0000 0001 2102 2645 · SBN PUVV107543 · LCCN (EN) nr92024352 · GND (DE) 11548048X · BNF (FR) cb13167811j (data) · J9U (ENHE) 987007283442905171 · NSK (HR) 000438489 · NDL (ENJA) 00535871
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