Pietro Belverte

Pietro Belverte (Bergamo, Seconda metà del XV secolo – Napoli, 1512) è stato uno scultore italiano.

Biografia

Artista che dal nord Italia si trasferì a Napoli nei primi anni novanta del Quattrocento[1] con la famiglia ed aprì una bottega di scultura[2] [3]. In poco tempo si specializzò nella rappresentazione di figure sacre e in particolare nei presepe lignei. Mastro Pietro Belverte portò con se le tecniche dell'intaglio del legno in uso nel settentrione, caratterizzate da tratti severi e da un minuzioso realismo descrittivo che riuscì ad ammorbidire combinandole con le finiture policrome e le preziose decorazioni dorate ad arabesco delle vesti, frutto della contaminazione degli artisti iberici presenti nella città partenopea all'inizio del Cinquecento.[1] [2]

Pur essendo bergamasco[4] amava definirsi "Veneziano cittadino di Napoli" [5], come riportato anche da Pietro Summonte in una lettera del 1524 indirizzata a Marcantonio Michiel[6] [7]

Dal 1507 fu maestro di Giovanni Merliano o Miriliano detto Giovanni da Nola [2].

Allo stesso anno risalgono i primi documenti relativi a commissioni di opere: i battenti del portale della Basilica della Santissima Annunziata [8] [9] e l'ancona d'altare della Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano detta de' calzolari[10][2].

Sempre nel 1507 realizzò il presepe Carafa. Delle 28 statue lignee [7]a grandezza naturale commissionate da Ettore Carafa per i frati domenicani della chiesa di San Domenico Maggiore restano soltanto quelle della Madonna, San Giuseppe, l'asino e il bue e sono esposte nel Cappellone del Crocifisso miracoloso. Il Bambinello, trafugato alla fine degli anni settanta, è stato sostituito con una copia nel 2022 [11]. Per la prima volta nella storia del presepe la rappresentazione della natività veniva ambientata all'interno di una grotta di vere rocce[12] ed era affiancata da una taverna, caratteristica questa ancora presente nell'arte presepiale napoletana.

Nel 1508 concesse la mano della figlia Vittoria a Francesco di Bernardo, un giovane veneziano che lavorava nella sua bottega e che accolse pure in casa sua [2] [3]

Morì probabilmente prima del 1513, in quanto la riscossione degli ultimi compensi relativi alla realizzazione della cona dell'Arte dei calzolai venne curata dal tutore dei suoi quattro figli.[13]

Opere

Galleria di immagini

  • Pietro Belverte 1507-1508 Statua della Vergine Maria - Presepe Carafa
    Pietro Belverte 1507-1508 Statua della Vergine Maria - Presepe Carafa
  • Pietro Belverte 1507-1508 Statua di San Giuseppe- Presepe Carafa (particolare)
    Pietro Belverte 1507-1508 Statua di San Giuseppe- Presepe Carafa (particolare)
  • Pietro Belverte 1507-1508 Statua di San Giuseppe - Presepe Carafa (particolare della cintura e del portamonete)
    Pietro Belverte 1507-1508 Statua di San Giuseppe - Presepe Carafa (particolare della cintura e del portamonete)
  • Pietro Belverte 1507-1508 Statua di San Giuseppe - Presepe Carafa (particolare)
    Pietro Belverte 1507-1508 Statua di San Giuseppe - Presepe Carafa (particolare)
  • Pietro Belverte 1507-1508 - Presepe Carafa - Napoli - Basilica di San Domenico Maggiore
    Pietro Belverte 1507-1508 - Presepe Carafa - Napoli - Basilica di San Domenico Maggiore
  • Pietro Belverte 1507-1508 - Presepe Carafa - Napoli - Basilica di San Domenico Maggiore
    Pietro Belverte 1507-1508 - Presepe Carafa - Napoli - Basilica di San Domenico Maggiore

Note

  1. ^ a b Carmine Negro, La mostra a Capodimonte 1 / Gli Spagnoli a Napoli: la città come luogo di contaminazione culturale e sperimentazione d'arte, su il mondo di suk, 3 aprile 2023. URL consultato il 29 maggio 2024.
  2. ^ a b c d e Letizia Gaeta, Intorno a Pietro Belverte e Giovanni da Nola tra dispersioni, recuperi e restauri.
  3. ^ a b Centro Studi “ Giovanni Previtali”, Interventi sulla ‘Questione Meridionale’, a cura di Francesco Abbate, Roma, Donzelli, 2005, pp. 63-69..
  4. ^ Daniele Pescarmona (a cura di), Scultori e intagliatori del legno in Lombardia nel Rinascimento, Mondadori Electa, 2002.
  5. ^ La "Schiavottella" di Pozzuoli, su ècampania. URL consultato il 29 maggio 2024.
  6. ^ Fausto Nicolini, L'arte napoletana e la lettera di Pietro Summonte a Marcantonio Michiel, Napoli, 1925, p. 169.
  7. ^ a b Adolfo Venturi e Domenico Gnoli (a cura di), L'ARTE (già ARCHIVIO STORICO DELL'ARTE), Roma, Danesi Editore, 1899, p. 327.
  8. ^ Comune di Napoli, Complesso Monumentale dell'Annunziata "Ruota", su www.comune.napoli.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
  9. ^ Ida Maietta (a cura di), Il restauro dell'atrio della Santa Casa dell'Annunziata XXI Settimana per i Beni Culturali, 14 aprile - 30 maggio 1997, Napoli, Elio De Rosa, 1997.
  10. ^ Letizia Gaeta (a cura di), Il vero(?) Giovanni Marigliano (detto Giovanni da Nola), in La scultura meridionale in età moderna nei suoi rapporti con la circolazione mediterranea, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Lecce, 9-11 giugno 2004), Vol I, Galatina, Congedo Editore, 2007, pp. 195- 216..
  11. ^ Un “nuovo” Bambin Gesù per il presepe Carafa – Alta Terra di Lavoro, su altaterradilavoro.com. URL consultato il 30 maggio 2024.
  12. ^ Redazione, L'arte ed i materiali del presepe napoletano, su ècampania, 30 agosto 2019. URL consultato il 30 maggio 2024.
  13. ^ BELVERTE, Pietro - Treccani, su Treccani. URL consultato il 30 maggio 2024.

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