Stemma della provincia autonoma di Trento

Voce principale: Provincia autonoma di Trento.
Stemma della
Provincia autonoma di Trento
Blasonatura
su scudo appuntato: d'argento, all'aquila di Trento; con la bordatura, diminuita in filetto, di porpora. Sopra lo scudo, la corona speciale della Provincia autonoma di Trento, che è formata dal cerchio d'oro, brunito, gemmato, cimato da quattro fioroni d'oro (tre visibili) sostenuti da punte, e alternati da dodici sferette d'oro, di cui otto poste sul margine del cerchio (quattro visibili, due e due), e quattro, sostenute da punte (due visibili, una e una), alternanti le sferette poste sul margine.[1]

Lo stemma della provincia autonoma di Trento è costituito da uno scudo di color argento con l'aquila di San Venceslao, simbolo della città di Trento.

Blasonatura

Stemma

La stemma, riconosciuto dal d.p.r del 4 gennaio 1988, ha la seguente blasonatura:

«su scudo appuntato: d'argento, all'aquila di Trento; con la bordatura, diminuita in filetto, di porpora. Sopra lo scudo, la corona speciale della Provincia autonoma di Trento, che è formata dal cerchio d'oro, brunito, gemmato, cimato da quattro fioroni d'oro (tre visibili) sostenuti da punte, e alternati da dodici sferette d'oro, di cui otto poste sul margine del cerchio (quattro visibili, due e due), e quattro, sostenute da punte (due visibili, una e una), alternanti le sferette poste sul margine.[1]»

Gonfalone

La provincia dispone inoltre di un gonfalone, concesso con lo stesso decreto dello stemma, la cui blasonatura è:

«drappo interzato in fascia, nel primo e nel terzo di porpora, nel secondo di bianco, frangiato d'oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro recante la denominazione della Provincia. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Provincia e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.[1]»

Galleria d'immagini

  • Giovanni I di Boemia, concede al principe vescovo Nicolò da Bruna, lo stemma d'armi del principato vescovile di Trento il 9 agosto 1339.[2]
    Giovanni I di Boemia, concede al principe vescovo Nicolò da Bruna, lo stemma d'armi del principato vescovile di Trento il 9 agosto 1339.[2]
  • Stemma del 1339
    Stemma del 1339
  • Stemma in uso dal 1925 al 1948. L'aquila di San Venceslao poggiante sui tre passi di Resia, del Brennero e di Dobbiaco al capo di Savoia
    Stemma in uso dal 1925 al 1948. L'aquila di San Venceslao poggiante sui tre passi di Resia, del Brennero e di Dobbiaco al capo di Savoia
  • Stemma in uso dal 1948 al 1988. Dallo stemma precedente fu rimosso il capo di Savoia
    Stemma in uso dal 1948 al 1988. Dallo stemma precedente fu rimosso il capo di Savoia
  • Stemma in uso dal 1988 che richiama quello del 1339
    Stemma in uso dal 1988 che richiama quello del 1339
  • Gonfalone in uso dal 1988
    Gonfalone in uso dal 1988

Note

  1. ^ a b c d.p.r. 4 gennaio 1988, Concessione di uno stemma e di un gonfalone alla Provincia autonoma di Trento, su consiglio.provincia.tn.it. URL consultato il 29 novembre 2016.
  2. ^ Diploma rilasciato da Re Giovanni di Boemia al Vescovo di Trento (9 agosto 1339), su autonomia.provincia.tn.it. URL consultato il 29 novembre 2016.

Bibliografia

  • Frumenzio Ghetta, L'aquila, stemma di Trento e del Trentino, Trento, Comune di Trento, 2000, ISBN 8886802331.
  • Flavio Faganello, Flavio Andreatta e Gianpaolo Viola, Un segno d'Europa: il simbolo del Trentino, Trento, Sirio, 1989.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Stemma ufficiale, su autonomia.provincia.tn.it.
  • Provincia di Trento, 1923-1972 - Provincia Autonoma di Trento, Trentino, su rbvex.it.
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