Sylvia Leonora Brett
Sylvia Leonora Brett | |
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Ranee di Sarawak | |
In carica | 24 maggio 1917 – 1º luglio 1946 |
Incoronazione | 24 maggio 1917 |
Predecessore | Margaret Alice Lili de Windt |
Successore | - |
Nascita | Londra, Regno Unito, 25 febbraio 1885 |
Morte | Londra, Regno Unito, 11 novembre 1971 |
Padre | Reginald Brett, II visconte Esher |
Madre | Eleanor van de Weyer |
Consorte | Charles Vyner Brooke |
Sylvia Leonora Brett (Londra, 25 febbraio 1885 – Londra, 11 novembre 1971) è stata una nobile inglese, Ranee di Sarawak dal 1917 al 1946.
Biografia
I primi anni
Sylvia Brett nacque al n.1 di Tilney Street, a Park Lane, Londra, figlia secondogenita di Reginald Baliol Brett, II visconte Esher. Sua madre, moglie di Reginald, fu Eleanor, figlia terzogenita dell'ambasciatore, politico, rivoluzionario e primo ministro belga Sylvain Van de Weyer e di sua moglie Elizabeth, unica figlia del grande finanziere Joshua Bates della Barings Bank. Sylvia crebbe nella casa di famiglia, Orchard Lea, a Cranbourne nella parrocchia di Winkfield, nel Berkshire. Sua nonna materna Eugénie Mayer, era ritenuta da alcuni una figlia illegittima di Napoleone Bonaparte e di Fanny Kreilssamner.[1]
Sylvia Brett ebbe un rapporto travagliato con suo padre che di massima ne ignorò l'educazione, interessato più a nuove avventure amorose con giovani ragazzi dell'alta società londinese. Sylvia e sua sorella Dorothy soffrirono di questa mancanza d'affetto.[2]
Regina consorte di Sarawak
Sylvia sposò il raja Charles Vyner Brooke di Sarawak nella St Peter's Church di Cranbourne, il 21 febbraio 1911. I due si erano conosciuti nel 1909 quando lei era entrata a far parte del coro dell'orchestra organizzata dalla madre di Charles a Londra per giovani della buona società inglese dell'epoca.[3] Sylvia visitò il Sarawak per la prima volta nel 1912,[3] dove suo marito nel 1917 divenne sovrano. Con l'incoronazione del marito, ottenne per sé il titolo di regina consorte (ranee) e dal 1º agosto 1941 anche la carica di gran maestro dell'Ordine della Stella di Sarawak.
Sylvia venne a sapere che in base alla legge islamica della sharia che vigeva a Sarawak, le sue figlie non avrebbero potuto ascendere al trono locale; cercò quindi in ogni modo di mettere in ombra l'erede apparente, Anthony.[3] Suo fratello Oliver, III visconte Esher, la definì "uno Iago al femminile" con riferimento alle trame ordite dal cattivo nel dramma di Otello.[2]
Richard Halliburton, un celebre avventuriero, la incontrò mentre stava circumnavigando il globo nel 1932 col suo pilota, Moye Stephens. Fu la prima donna di Sarawak a volare su un biplano chiamato il "Flying Carpet". Lo stesso Halliburton raccontò questo episodio in un libro dal titolo "Il tappeto volante".[4]
Sylvia Brett amava il lusso, i gioielli etnici e fece decorare la sua abitazione di Londra con trofei e oggetti provenienti da Sarawak.[5]
Brett fu anche una valente scrittrice, autore di undici volumi tra i quali "Sylvia of Sarawak" e "Queen of the Head-Hunters" (1970).[3] Fort Sylvia a Kapit venne così chiamato in suo onore.[6] Contribuì anche al John O'London's Weekly con la scrittura di alcuni racconti brevi.
Matrimonio e figli
Sylvia Leonora Brett e Charles Vyner Brooke ebbero tre figlie:
- Leonora Margaret, contessa di Inchcape, moglie di Kenneth Mackay, II conte di Inchcape; alla morte di questi si risposò con il colonnello statunitense Francis Parker Tompkins.
- Elizabeth, cantante ed attrice, moglie di Harry Roy e poi di Richard Vidmer.[7]
- Nancy Valerie, attrice (in particolare nel film La carica dei seicento,[8] sposò in prime nozze Robert Gregory, un wrestler americano, poi José Pepi Cabarro, un uomo d'affari spagnolo; in terze nozze sposò Andrew Aitken Macnair e in quarte nozze sposò Memery Whyatt. Morì in Florida.
Onorificenze
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Joseph George Brett | Joseph George Brett | ||||||||||||
Isabella Maria Christiana Forbes | |||||||||||||
William Brett, I visconte Esher | |||||||||||||
Dorothy Best | George Best | ||||||||||||
Caroline Scott | |||||||||||||
Reginald Brett, II visconte Esher | |||||||||||||
Louis Mayer | |||||||||||||
Eugénie Mayer | |||||||||||||
Finette Fanny Kreilssamner | Cerf Kreilssamner | ||||||||||||
Züher Hirtz | |||||||||||||
Sylvia Leonora Brett | |||||||||||||
Josse-Alexandre Van de Weyer | Jean-Sylvain Van de Weyer | ||||||||||||
Sylvain Van de Weyer | |||||||||||||
Françoise Martine Goubau | Josse Goubeau | ||||||||||||
Eleanor Van de Weyer | |||||||||||||
Joshua Bates | Joshua Bates | ||||||||||||
Tirzah Pratt | |||||||||||||
Elizabeth Bates | |||||||||||||
Lucretia Sturgis | Samuel Sturgis | ||||||||||||
Lucretia Jennings | |||||||||||||
Note
- ^ Hignett, Sean: Brett, From Bloomsbury to New Mexico, A Biography; Hodder & Stoughton, London, 1984 p.10 'Dorothy Brett... became convinced that this camp follower [their grandmother, Eugenie] was a mistress of Napoleon and that the Emperor himself may have been her great-grandfather... almost certainly a family fancy'
- ^ a b (EN) The wild, debauched world of Sylvia Brett, "Queen of the Headhunters" | The Star, in thestar.com. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^ a b c d "The girl who would be queen", The Daily Telegraph, 2/6/2007 (XML). URL consultato il 16 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2007).
- ^ Richard Halliburton, The Flying Carpet, Indianapolis, Indiana, The Bobbs-Merrill Company, 1932, pp. 297–312.
- ^ (EN) Alida Becker, Best Exotic Kingdom, in The New York Times, agosto 2014. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^ Tun Jugah Foundation – Fort Sylvia (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- ^ Princess Pearl (aka Elizabeth Vyner Brooke). – Internet Movie Database
- ^ Princess Baba, at IMDB.
Altri progetti
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Predecessore | Ranee di Sarawak | Successore | |
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Margaret Alice Lili de Windt | 1917-1946 | - |
Predecessore | Gran Maestro dell'Ordine della Stella di Sarawak | Successore | |
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Incarico inesistente | 1941-1946 | Incarico abolito |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31530341 · ISNI (EN) 0000 0000 6399 041X · LCCN (EN) nb2008015598 · GND (DE) 1069518891 · J9U (EN, HE) 987007582599205171 |
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