Tappeto di guerra

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Con tappeto di guerra si fa riferimento a un particolare tipo di tappeto afgano, realizzato a partire dalla fine degli anni settanta e per tutti gli anni ottanta del Novecento: si hanno tracce di una produzione massiccia di questi tappeti durante il periodo dell'intervento sovietico, avvenuto tra il 1979 e il 1988, e durante la successiva resistenza dei mujaheddin, fino alla costituzione dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan, il regime talebano. L'intervento militare americano ha dato un nuovo impulso a questa produzione.^[1]

I tappeti di guerra sono così chiamati perché i motivi in essi rappresentati sono figurativi e a tematiche militari: elicotteri e kalashnikov sono le iconografie che sostituiscono i temi tradizionali dei tappeti, a fini propagandistici e per innegiare al jihād.

Secondo alcuni studiosi, i tappeti di guerra sono più semplicemente la deriva di una decadenza nei motivi già in corso prima dell'intervento russo, ossia di un conflitto tra motivi tradizionali e più moderni già in corso negli anni sessanta^[2].

• Edoardo Marino (a cura di), Guerre a tappeto. Storia dell'Afghanistan nelle trame dei tappeti di guerra, GB EditoriA.
• Enrico Mascelloni, Tappeti di guerra. L'incubo del modernismo, Milano, Skira, 2009.

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tappeto di guerra

• www.tappetidiguerra.com, su tappetidiguerra.com. URL consultato l'11 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
• Mostra itinerante dei tappeti di guerra, su calpestalaguerra.org.
• www.warrug.com, su warrug.com.
• Blog sui tappeti di guerra dell'Università Nazionale Australiana, con immagini e bibliografia
• Dai kalashnikov alle twin towers: l'iconografia di guerra dei tappeti afgani Articolo con Immagini

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