Terremoto delle Isole Rat del 1965

Terremoto delle Isole Rat del 1965
Data4 febbraio 1965
Ora05:01 UTC+0
Magnitudo momento8,7
Profondità30,3 km
EpicentroIsole Rat, Alaska
51°17′24″N 178°33′00″E51°17′24″N, 178°33′00″E
Stati colpitiBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Intensità MercalliVI
Maremoto
Vittime0
Mappa di localizzazione: Alaska
Terremoto delle Isole Rat del 1965
Posizione dell'epicentro
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Il terremoto delle Isole Rat del 1965 fu un evento sismico di magnitudo 8,7 che colpì le isole Rat, facenti parte dello stato statunitense dell'Alaska il 4 febbraio 1965 alle 05:01 UTC+0 (localmente erano le 19:01 del 3 febbraio)[1]. Il sisma, che non causò morti, innescò un maremoto con onde alte fino a 10,7 m sull'isola di Shemya, che provocò leggeri danni[2].

Il sisma e il maremoto

Mappa mostrante la tettonica e la sismicità dell'Alaska.

Le Isole Rat sono un gruppo di isole di origine vulcanica appartenenti all'arcipelago delle Aleutine, nate dalla subduzione della placca pacifica sotto quella nordamericana[3]. Lungo tutto l'arco delle Aleutine, che si estende per circa 3000 km, c'è sempre stata attività vulcanica e ci sono stati molti megasismi[3].

Il sisma, che si verificò il 4 febbraio 1965 alle 05:01 UTC+0, quando sulle isole Rat erano le 19:01 del 3 febbraio[1], venne causato da una rottura lungo 600 km della faglia tra le due placche[3]. L'epicentro del terremoto è stato localizzato poco a sud delle isole Rat[4], mentre l'ipocentro è stato localizzato a una profondità di circa 30,3 km[2]. Lo schema del rilascio di energia ha suggerito la presenza di tre asperità lungo la faglia, ciascuna causando un impulso di rilascio del momento[4].

Il sisma causò un maremoto con onde alte fino a 10,7 m, osservate sull'isola di Shemya, situate nell'estremità occidentale delle isole Aleutine[5]. Un'onda di maremoto, alta 1,98 m raggiunse l'isola di Amchitka, causando danni per circa 10 mila dollari[5]. Onde di poco superiori al metro raggiunsero l'isola di Attu, sempre nell'arcipelago delle Aleutine, e anche l'isola di Kauai, nell'arcipelago delle Hawaii, senza provocare danni di rilievo[5]. Le onde di maremoto raggiunsero anche Perù, Ecuador, Messico, California, Giappone e l'estremo orientale della Russia[5]. Anche lo studio dello sviluppo del maremoto ha suggerito l'ipotesi che il terremoto si sia composto di tre sotto-eventi[6].

Il sisma venne seguito da una nuova forte scossa di magnitudo 7.6 circa due mesi dopo, il 30 marzo 1965, che a sua volta causò un piccolo maremoto[7].

Note

  1. ^ a b (EN) Earthquake Event Information, su ngdc.noaa.gov. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  2. ^ a b (EN) Historic Earthquakes. Rat Islands, Alaska, su earthquake.usgs.gov. URL consultato il 9 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2010).
  3. ^ a b c (EN) M 8.7 - Rat Islands, Aleutian Islands, Alaska, su earthquake.usgs.gov. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  4. ^ a b Susan L. Beck e Douglas H. Christensen, Rupture process of the February 4, 1965, Rat Islands Earthquake, in Journal of Geophysical Research, vol. 96, B2, 10 febbraio 1991, pp. 2205-2221, DOI:10.1029/90JB02092. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  5. ^ a b c d (EN) Tsunami Event Information, su ngdc.noaa.gov. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  6. ^ Jean M.Johnson, Heterogeneous Coupling Along Alaska-Aleutians as Inferred From Tsunami, Seismic, and Geodetic Inversions, in Advances in Geophysics, vol. 39, 10 febbraio 1998, pp. 1-116, DOI:10.1016/S0065-2687(08)60275-7. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  7. ^ (EN) Search result for 1965 Alaska earthquakes, su ngdc.noaa.gov. URL consultato il 9 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Lista di pubblicazioni, su isc-mirror.iris.washington.edu, International Seismological Centre.
  • (EN) Dati dell'evento, su isc-mirror.iris.washington.edu, International Seismological Centre.
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