Ugo Spirito
Ugo Spirito (Arezzo, 9 settembre 1896 – Roma, 28 aprile 1979) è stato un filosofo italiano, allievo di Giovanni Gentile. Nel 1925 fu firmatario del Manifesto degli intellettuali fascisti e, nel periodo fascista, il principale teorico del Corporativismo[1].
Biografia
Dal 1934 ebbe cattedre di insegnamento in diverse Università tra cui Pisa, Messina, Genova e Roma. Alla Sapienza di Roma fu ordinario di Filosofia teoretica a partire dal 1951. Era, allora, tra i principali filosofi dell'Ateneo Romano, insieme con Carlo Antoni, allievo di Benedetto Croce, Guido Calogero, filosofo del "dialogo" e Bruno Nardi grande studioso di filosofia dantesca e medievale.
Rinomate erano non tanto le sue lezioni quanto i suoi pomeriggi di discussione del giovedì. Tre ore, non di lezione, ma di discussione serrata su un problema filosofico; uno soltanto per un intero anno accademico. Il 1951, ad esempio, fu dedicato al concetto di sogno. Ai giovedì di Ugo Spirito - nell'aula grande dell'Istituto di Filosofia - intervenivano tante e diverse persone: gli studenti, i numerosi assistenti e inoltre partecipanti di varie età convinzioni e provenienze. Ugo Spirito ascoltava tutti, rilanciava la discussione e guidava la discussione verso nuove prospettive interpretative.
Ugo Spirito in quegli anni pubblicava opere particolarmente connesse a quei giovedì. Tra le altre: il Problematicismo, La Vita come Ricerca, La Vita come Amore, Cattolicesimo e Comunismo, fino all'ultima, autobiografica Vita di un Incosciente. Volendo indicare un tratto distintivo del pensiero di Ugo Spirito, si può affermare che esso consisteva nella curiosità e nel rispetto per qualsiasi posizione. Non esisteva per lui una parola definitiva, ma la ricerca della verità doveva essere portata sempre ulteriormente avanti.
In questo senso vanno interpretate le sue riflessioni che spaziano dai campi della speculazione filosofica, al giuridico, al sociale fino all'economico. Dopo la morte del filosofo è stata costituita la Fondazione Ugo Spirito. È sepolto al Cimitero del Verano, a fianco del cosiddetto "Crocione"[2].
Individuo, Stato e Corporativismo
Tra i vari livelli di ricerca, spicca nel pensiero di Ugo Spirito la riflessione sulle strutture dello Stato. Allontanandosi nettamente dal pensiero di matrice liberale, il filosofo aretino non vede alcuna contrapposizione tra la figura dell'individuo e quella dello Stato. Con un passo oltre questa interpretazione, che giudica disorganica e arbitraria, Spirito vede al contrario lo Stato come figura entro cui l'individuo viene progressivamente a realizzarsi. Il binomio Stato/individuo diventa così un'equazione, in cui il secondo termine viene a risolversi e quindi realizzarsi pienamente nel primo, che si caratterizza "non [come] una semplice sovrastruttura disciplinatrice, ma come un organismo che esprime un'unica volontà e compone tutti i dissidi individualistici"[3].
In questo senso, l'unica via percorribile nella realizzazione di tale modello è la via corporativa in cui lo Stato, che da Stato di individui diventa Stato di produttori, rappresenta il luogo in cui interesse pubblico ed interesse privato vengono a coincidere, poiché, per dirla con Gentile, in esso non viene (e non deve venire) "annulla[ta] quella sorgente di vita economica e morale che è l'individuo"[4].
La concezione elaborata da Spirito è stata definita immanenza dell'individuo nello Stato, volta alla mobilitazione degli individui nelle e per le strutture create dallo Stato stesso. Anche dopo la caduta del regime fascista Spirito mantenne coerentemente le sue posizioni; secondo Alessandra Tarquini fu e restò un intellettuale totalitario, antidemocratico e antiliberale, nemico severo dell’individualismo[1].
Economia
Se nell'accezione di Spirito l'economia è politica e se ne deve garantire la subordinazione alle scelte sociali, in questo senso va inquadrato il ruolo che assegna allo Stato in termini di intervento pubblico. Ben lungi dal prospettare una situazione paragonabile al collettivismo, il filosofo è lontano anche dagli eccessi disorganici che imputava ai sistemi liberali. Il funzionario di Stato, che in prospettiva doveva andare a sostituire il capitalista privato, era giudicato da Spirito:
«non come un agente del collettivismo o del capitalismo statale (che sappiamo cosa produsse col sovietismo), ma un semplice delegato tecnico, che si fa garante di una diversa realtà: assicurare socialmente, oggi il controllo della produzione, domani la stessa proprietà dei mezzi produttivi.»
(Luca Leonello Rimbotti, dalla prefazione a Pareto. Di Ugo Spirito, Settimo Sigillo, Roma, 2000, pag. 8)
Opere scelte
- Filosofia della grande civilizzazione. La "rivoluzione bianca" dello Scià, Luni Editrice, 2019. ISBN 9788879846509.
- Storia del diritto penale italiano, 1925, 3ª ed. 1974.
- Il nuovo diritto penale, 1929.
- Critica dell'economia liberale, 1930[5].
- L'idealismo italiano e i suoi critici, 1930; 3ª ed. 1974.
- I fondamenti dell'economia corporativa, 1932.
- Capitalismo e corporativismo, 1933.
- Scienza e filosofia, 1933.
- La vita come ricerca, 1937, 2ª ed. Rubbettino, 2007.
- Dall'economia liberale al corporativismo, 1939.
- La vita come arte, 1941.
- Il problematicismo, 1948.
- La vita come amore, 1953.
- Critica della democrazia, 1963; 2ª ed. Rubbettino, 2008.
- Il comunismo, 1975.
- Dall'attualismo al problematicismo, 1976.
- Memorie di un incosciente, Rusconi, Milano, 1977.
- Vilfredo Pareto, Cadmo Editore, Roma, 1978.
- Critica della democrazia, Luni Ed., Milano-Trento, 1999. ISBN 88-7984-176-9.
- Il corporativismo: dall'economia liberale al corporativismo; i fondamenti dell'economia corporativa; capitalismo e corporativismo, raccolta di saggi, Rubbettino, 2009. ISBN 9788849811384.
- Il corporativismo come liberalismo assoluto e socialismo assoluto, Pacini Mariotti, 1933.
Note
- ^ a b Ugo Spirito, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Maria Laura Rodotà , Passeggiando in bicicletta; Bighellonando dentro il Verano, Corriere della Sera, 10 novembre 2012.
- ^ Lino di Stefano, Ugo Spirito. Filosofo, Giurista, Economista, Giovanni Volpe editore, Roma 1980, pag. 41.
- ^ Giovanni Gentile, Individuo e Stato, pag. 296.
- ^ "Books Received.", Economist [Londra, Inghilterra], 18 ottobre 1930, 716.
Bibliografia
- Antimo Negri, Dal corporativismo comunista all'umanesimo scientifico. Itinerario teoretico di Ugo Spirito, Manduria, Lacaita, 1964.
- Franco Tamassia (a cura di), L'opera di Ugo Spirito, Roma, 1986.
- Atti del Convegno Internazionale Il pensiero di Ugo Spirito, Roma 6-9 ottobre 1987; Roma, 1988.
- Antonio Russo, Positivismo e idealismo in Ugo Spirito, Roma, Fondazione Ugo Spirito, 1990.
- Giovanni Dessì, Ugo Spirito. Filosofia e rivoluzione, Milano, Luni, 1999.
- Antonio Russo, Ugo Spirito. Dal positivismo all'antiscienza, Milano, Guerini e Associati, 1999.
- Hervé A. Cavallera, Ugo Spirito: la ricerca dell'incontrovertibile, Formello, SEAM, 2000.
- Danilo Breschi, Spirito del Novecento. Il secolo di Ugo Spirito dal fascismo alla contestazione, Rubbettino, 2010.
- Antonio Cammarana, Proposizioni sulla filosofia di Giovanni Gentile, prefazione del senatore Armando Plebe, Roma, Gruppo parlamentare MSI-DN, Senato della Repubblica, 1975, 157 Pagine, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze BN 758951.
- Antonio Cammarana, Teorica della reazione dialettica: filosofia del postcomunismo, Roma, Gruppo parlamentare MSI-DN, Senato della Repubblica, 1976, 109 Pagine, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze BN 775492.
- Vincenzo Pirro, Ricordo di Ugo Spirito, in "Nuovi Studi Politici" n. 3, pp. 51–56, Ed. Bulzoni, Roma 1979.
- Alessandra Tarquini, Ugo Spirito, in Il contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- Marcello Mustè, Ugo Spirito, in Enciclopedia machiavelliana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014.
- Paolo Bettineschi, L'esperienza storica e l'intrascendibilità del conoscere. Sul sapere di non sapere, in «Rivista di Filosofia Neo-Scolastica», 2019, n. 3, pp. 521-529.
- Eugenio Serra, Il tema del comunismo in Ugo Spirito dal 1946 al 1960, in «Democrazia e Diritto», 3/2020, pp. 99-119.
Voci correlate
Altri progetti
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ugo Spirito
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ugo Spirito
Collegamenti esterni
- Spìrito, Ugo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- SPIRITO, Ugo, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Vito A. Bellezza, SPIRITO, Ugo, in Enciclopedia Italiana, IV Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981.
- Spirito, Ugo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Spirito, Ugo, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Alessandra Tarquini, SPIRITO, Ugo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 93, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- Ugo Spirito, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- Opere di Ugo Spirito, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Ugo Spirito, su Open Library, Internet Archive.
- Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, su fondazionespirito.it.
V · D · M | |
---|---|
Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 110011444 · ISNI (EN) 0000 0001 1032 5843 · SBN CFIV094133 · BAV 495/12948 · LCCN (EN) n79135090 · GND (DE) 119301105 · BNE (ES) XX1423843 (data) · BNF (FR) cb12173938z (data) · J9U (EN, HE) 987007276675605171 · CONOR.SI (SL) 114172259 |
---|