Uomini H

Uomini H
Titolo originale美女と液体人間
Bijo to Ekitainingen
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1958
Durata87 min
Rapporto2,35:1
Generefantascienza, orrore, noir
RegiaIshirō Honda
SoggettoHideo Unagami
SceneggiaturaTakeshi Kimura
ProduttoreTomoyuki Tanaka
Casa di produzioneToho
MusicheMasaru Satō
Interpreti e personaggi
  • Yumi Shirakawa: Chizuki Arai
  • Kenji Sahara: professor Masada
  • Akihiko Hirata: ispettore Tominaga
  • Eitarō Ozawa: sergente Miyashita
  • Koreya Senda: dottor Maki
  • Makoto Satō: Uchida
  • Hisaya Itô: Misaki
  • Yoshio Tsuchiya: detective Taguchi
  • Naomi Shiraishi: assistente del dottor Maki
  • Yoshifumi Tajima: detective Sakata
  • Tetsu Nakamura: signor Chin
Doppiatori italiani

Uomini H (美女と液体人間?, Bijo to Ekitainingen, lett. "La bella e gli uomini liquidi")[1] è un film del 1958 diretto da Ishirō Honda.

Film di fantascienza giapponese prodotto e distribuito dalla Toho.

Trama

Quando lo spacciatore Misaki scompare lasciando solo i vestiti, la polizia interroga Chizuki Arai (Chikako nella versione originale), la sua ragazza. Un socio di Misaki la rintraccia e la minaccia, anche lui sperando di ricavarne qualche informazione. Poco dopo, il socio scompare nello stesso modo di Misaki. Qualche tempo dopo, il professor Masada informa la polizia che un gruppo di marinai sono scomparsi in maniera simile. Alcuni testimoni affermano che i marinai sono stati disciolti da una creatura liquida generata da una nube radioattiva, sprigionata dall'esplosione di una bomba H (dalla quale, il titolo).

Quando la creatura si manifesta davanti agli occhi delle forze dell'ordine, la polizia comincia la caccia al mostro liquido, che si muove nei canali che attraversano Tokyo. Scoprono che i mostri sono più di uno e, una volta che li hanno individuati, li distruggono dando loro fuoco con il petrolio.

Accoglienza

Critica

Fantafilm scrive che "nella filmografia di Ishirō Honda questo film [...] occupa un posto di tutto rilievo [...] perché utilizza l'impianto di un film noir svolgendolo in chiave di fantahorror. Una vicenda cupa nella quale si riscontrano temi familiari ad una certa produzione occidentale che [...] denuncia i mali della civiltà contemporanea".[2]

Note

  1. ^ Riccardo Esposito, Uomini H (1958) - Asiaexpress, su asiaexpress.it. URL consultato il 19 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
  2. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Uomini H, in Fantafilm. URL consultato il 7 maggio 2017.

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